Risparmio: Boccia (Pd), chi ha qualcosa da difendere si chiuda in trincea.
Manca una politica industriale e le famiglie non hanno certezze.
Roma, 27 ott. - (Adnkronos) - 'I dati dell'indagine non mi meravigliano. Per chi vive la vita di ogni giorno e analizza i fenomeni economici italiani, questi numeri sono una conferma ulteriore dello stato di incertezza in cui versa il paese da due anni, in assenza di politiche economiche. E' sotto gli occhi di tutti: non c'e' uno straccio di politica industriale. Solo interventi legati a gruppi di interesse che interloquiscono singolarmente o con il ministero dell'Economia o con Palazzo Chigi. Anche la manovra correttiva annunciata in queste ore e' la riprova di questa condizione'. Lo dice all'ADNKRONOS Francesco Boccia, deputato Pd e coordinatore delle commissioni economiche del Partito democratico alla Camera, commentando l'indagine Acri-Ipsos 2010, che sara' presentata in occasione della 86a Giornata mondiale del Risparmio.
'Le famiglie -rimarca Boccia- non avendo certezze e nessuna politica fiscale, ricorrono a un vecchio metodo sempre infallibile: il risparmio 'sotto il materasso' o il 'mattone'. L'Italia per fortuna e' ancora quella, ma piu' che accumulo di risparmio questo e' un chiudersi in una trincea sicura che porta le persone a non rischiare nulla'.
'Quando il paese non cresce e aumentano le incertezze -insiste l'esponente democratico- chi ha qualcosa da difendere si chiude a riccio. Se Tremonti non se ne accorge, sara' responsabile anche di questo. Lo Stato -conclude- sta abdicando alla sua funzione sull'economia, cioe' quella di redistribuire risorse e ricchezze stimolando crescita, impresa e investimenti'.