L. stabilità , con" web tax " stop alla concorrenza sleale. Piattaforme all'estero pagano meno tasse imprenditori italiani
06.11.2013
Roma 06 nov. - La cosiddetta "web tax" serve a combattere il "dumping fiscale", cioè la concorrenza sleale che le piattaforme dell'e-commerce stabilite all'estero fanno verso gli imprenditori italiani che operano nello stesso settore. Lo spiega, parlando con il cronista a Montecitorio, Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio e proponente dell'emendamento alla stabilità con la "web tax". ''Quello che ancora non è chiaro - spiega Boccia - sono i contorni di questa proposta, che non riguarda solo chi vende pubblicità in Italia attraverso piattaforme estere ma anche tutto l'e-commerce''. Boccia invita a non chiamarla "Google tax" o "Amazon tax", anche se questi due giganti verrebbero colpiti dalla nuova imposta che impone di avere una partita Iva a chi vende prodotti in Italia via web, siano essi pubblicità o oggetti, come fanno Google o Amazon: "se è per questo - sottolinea il presidente della commissione Bilancio - c'è anche il poker on-line, e altri giochi sul web, le cui piattaforme sono per la maggior parte all'estero: i soldi vengono fatturati nel nostro Paese, ma poi vengono pagate tasse in Irlanda o in Lussemburgo, con aliquote molto più basse delle nostre''. Ed è proprio questo il punto: ''questa è concorrenza sleale - sottolinea Boccia ? è ?dumping fiscale? a danno dei nostri imprenditori che fanno le stesse attività ma con piattaforme basate in Italia, e pagano un'aliquota di sette punti più alta. Se non interveniamo li spingiamo ad andare in Lussemburgo". Boccia contesta l'idea che si debba attendere una soluzione a livello Ue: "in attesa che si giunga ad un?integrazione a livello fiscale, dobbiamo agire nell'interesse delle nostre imprese''. L'altro punto che contesta Boccia è la quantificazione, fatta trapelare ieri dal governo, del possibile gettito in soli 50-60 milioni: "chi spara queste cifre non ha proprio capito il fenomeno: io non faccio cifre ufficiali ma si tratta di svariate centinaia di milioni di euro. Io comunque dico: calcoliamo un euro solo di entrata, poi tutto quello che viene in più lo usiamo per abbassare le tasse sul cuneo fiscale"(Ansa)