UE: Boccia, punto fermo rispetto 3% poi giù tasse lavoro
30.05.2013
ROMA, 29 MAG - I margini dell'Italia sui conti pubblici non sono 'stretti', sono quelli che il buonsenso e la buona politica sapranno definire. Il punto fermo delle nostre scelte sara' il rispetto del 3% in merito al deficit, poi dovremo agire con grande serieta' sull'abbassamento del peso fiscale sul lavoro'. Lo dice il presidente della commissione Bilancio della Camera Francesco Boccia (Pd). Questo punto - aggiunge - e' cruciale e il governo attuale e' impegnato a realizzarlo. Ma con l'Europa bisogna discutere alcuni nodi: come evitare che i Fondi strutturali non incidano nel calcolo del Patto di Stabilita', sia per gli anni residui sia per gli anni 2014-2020, ed inoltre come innervare liquidita' nel sistema economico e fare in modo che il prestito concesso dalla Bce alle banche con un tasso di interesse agevolato dell'1%, il cosiddetto LTRO sia utile davvero all'economia reale. Mi pare che su questi nodi sia molto utile un confronto in Europa, spero che il commissario Rehn sia d'accordo'.