24.05.13 - PATTO STABILITA': BOCCIA, POLITICA SIA TUTTA DALLA STESSA PARTE
24.05.2013
(AGI) - Bari, 24 mag.- "Dalla questione sul Patto di Stabilita', "si esce con la politica che sta tutta dalla stessa parte, con le regole, con la trasparenza, con scelte chiare". Il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, lo ha detto intervenendo all'incontro convocato dalla Regione Puglia, per tentare di allentare i vincoli del Patto di Stabilita'."Oggi ho visto tutta la Puglia dalla stessa parte- ha aggiunto - i fondi strutturali non sono tema solo della Puglia, sono tema che riguarda le imprese i giovani, e abbiamo il dovere di difenderli per la loro natura, non possono essere sostitutivi dei trasferimenti allo Stato; servono per migliorare la convergenza economica, la coesione sociale e l'integrazione fra i territori, anche fra i nostri e il resto d'Europa . La Regione Puglia - ha ricordato Boccia - ha intrapreso un cammino, in gran parte virtuoso, su alcuni temi e' necessario ancora insistere su un percorso virtuoso". Dall'incontro e' emerso che, si deve tentare di provare a breve ad avere certezza della ripartizione di risorse non utilizzate dalle Regioni, nella quota di sforamenti programmati. "Se ci sono risorse che altri non utilizzano - ha detto ancora Boccia - e' bene saperlo a luglio e dividerle tra le altre Regioni", come la Puglia."Ho consigliato di evitare fughe in avanti - ha sottolineato ancora il presidente della Commissione Bilancio della Camera - l'emendamento presentato da Sel, al decreto pagamento debiti Pubblica Amministrazione, era sbagliato nella sua natura, perche' riscriveva il decreto. Noi abbiamo la necessita' di sbloccare immediatamente; stiamo parlando di 40 miliardi di risorse, 20 nel 2013 e 20 nel 2014, e quell'emendamento lo riscriveva completamente e non ci consentiva di dare risposte oggettive". "Abbiamo la necessita' di accelerare i pagamenti della Pubblica Amministrazione e - ha insistito Boccia - nello stesso tempo consentire alle Regioni, come la Puglia, che utilizzano i fondi comunitari di non avere alcune sanzioni. Tra queste, condivido la necessita' di non far rientrare fra le sanzioni - ha concluso - i debiti sugli investimenti pubblici, perche' se si bloccano gli investimenti pubblici si blocca lo sviluppo del nostro territorio".