(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Martedi prossimo porremo al ministro Grilli le stesse domande che, sul tema dei derivati, poniamo con insistenza da molto tempo. In particolare, proprio poco piu' di un anno fa (il 4 febbraio 2012), presentammo un'interogazione allo scopo di conoscere l'ammontare dell'esposizione dell'Italia su questo genere di titoli. Eravamo all'indomani della diffusione della notizia circa un intervento del Tesoro per ridurre l'esposizione verso Morgan Stanley, ed era la stessa domanda gia' rivolta alla dottoressa Cannata, direttore generale del Ministero. Si attrezzi quindi il ministro, perche' il Paese ha bisogno di chiarezza, anche se, ci rendiamo conto, dovrebbe cercare di ottenere qualche informazione in piu' dal suo predecessore. Ripetiamo: la questione Mps e' solo la punta di un iceberg che si e' formato con la forte disponibilita' alla ristrutturazione atipica di debiti finanziari attraverso derivati da parte dei governi, di chi li ha guidati e delle istituzioni finanziarie interessate'. Lo dice il coordinatore delle commissioni economiche del Gruppo Pd della Camera, Francesco Boccia. 'Il Pd ha sempre contrastato questo approccio e si e' sempre opposto a queste scelte con nettezza e determinazione',aggiunge. 'Nel merito degli interventi su Mps, ricordiamo inoltre al segretario del Pdl Alfano, che oggi si arrampica sugli specchi, che e' stato proprio col governo Berlusconi e grazie al meccanismo dei Tremonti bond che fu concesso un 'regalo' di 360 milioni ai soci Mps con gli applausi leghisti sull'italianita' della banca'. (ANSA).