(Public Policy) - Roma, 19 dic - "Non é il momento". Così risponde Francesco Boccia (Pd) al quesito se sia opportuna una quotazione in borsa della Cassa depositi e prestiti (Cdp). La proposta, avanzata da Innocenzo Cipolletta, riprende quota all'indomani del via libera del consiglio superiore della Banca d'Italia all'attribuzione del 4,5% di Generali, detenuto dal Fondo pensioni dell'istituto di emissione, al Fondo strategico italiano (Fsi) della Cassa depositi e prestiti. Cresce infatti in alcuni il timore che la Cdp si stia trasformando progressivamente in un nuovo Iri (Istituto per la ricostruzione industriale). Boccia spiega che Cdp deve attenersi al suo mandato, che é quello "di finanziare attraverso la raccolta postale gli investimenti degli Enti locali, cosa che al momento non fa" e "di salvare aziende valide e strategiche per il Paese", che in una contingenza come questa "potrebbero essere facilmente preda di acquirenti esteri". (Public Policy)