Roma, 10 nov. (Adnkronos) - Con me Cattaneo sfonda una porta aperta. Ho sempre detto che l'energia e' una di quelle materie che hanno sbagliato a delegare alle Regioni. Ricordo che nel 2001, sulla riforma del Titolo V della Costituzione, feci un forte intervento critico sulle materie concorrenti. A distanza di 12 anni, abbiamo trasformato i tribunali nei luoghi della mediazione. E' evidente che l'allarme dell'ad di Terna non lo si risolve con una norma, ma avendo il coraggio di tornar indietro rispetto a una pessima riforma'. Lo dice all'Adnkronos il responsabile economico del Pd, Francesco Boccia, commentando l'affondo dell'ad di Terna, Flavio Cattaneo contro la burocrazia che frena gli investimenti nel nostro paese. L'energia -avverte Boccia- e' una priorita' nazionale: la definizione e la strategia di questo settore devono essere decise dallo Stato centrale. Le Regioni devono solo accompagnare gli investimenti e non entrare in competizione tra di loro come accade oggi. Purtroppo, lo Stato non programma, le regioni sono in competizione tra loro e gli enti locali sono ammalati di quelli che non vogliono investire o, come accade sempre piu' spesso, di coloro che metterebbero impianti di energia ovunque, pur di far soldi. L'eccessiva burocrazia -sottolinea Boccia- e' il risultato di questa schizofrenia. Se non si sa chi ha la regia, il potere resta nelle mani della burocrazia'.