(ANSA) - ROMA, 24 SET - L'Ad di Fiat confonde trasparenza con ingerenza, se considera esasperanti le richieste d'informazioni da parte della Consob. L'Autorita' svolge il ruolo di tutela dei mercati e rientra tra i suoi compiti quello di raccogliere le informazioni utili ai risparmiatori: nulla di strano se abbia insistito a chiedere notizie di un progetto sempre annunciato e mai realizzato ma sul quale l'azienda ha ottenuto il via libera di una parte del mondo del lavoro e del governo con la conseguente cassa integrazione. Cosi' Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo del Pd alla Camera, il quale aggiunge: 'Stiamo vivendo un passaggio delicatissimo del paese e della storia di una azienda che e' patrimonio nazionale ed e' di tutti anche perche' e' quotata in borsa. Percio' e' sempre piu' preoccupante la chiusura a riccio del management Fiat: Marchionne si sente braccato dai sindacati come dalla Consob, pretende zero regole e questo e' del tutto inaccettabile. A questo punto ci auguriamo che gli azionisti si assumano le loro responsabilita', pretendendo trasparenza e chiarezza sul futuro di Fiat.