ROMA, 2 AGO - Mi aspetto domani un decreto legge eccezionale, che permetta all'Ilva di adeguarsi alle prescrizioni di legge, con regole chiare e anche con sanzioni economiche chiare, e che consenta ai magistrati di rivedere il provvedimento sulla base di un nuovo provvedimento normativo. Lo ha detto il deputato del Pd Francesco Boccia, intervistato da RadioRadicale. Conosco la Procura di Taranto per averci lavorato gomito a gomito, quando ero Commissario liquidatore della citta' di Taranto, ha detto Boccia. La magistratura si e' ritrovata con le spalle al muro, rispetto alla valutazione dell'impatto ambientale. Io conosco quella Procura, ho grande rispetto per tanti dei sostituti che lavorano in quella piccola Procura molto attiva. Mi sarei aspettato, e spero che anche in futuro ci sia spazio, che la magistratura si fosse fermata un metro prima della chiusura dell'azienda, ha aggiunto. Non mi aspettavo di veder chiudere una azienda che e' in attivita', e per le cui attivita' non ci sono correlazioni dirette con il livello dell'inquinamento di Taranto, che e' figlio della scelleratezza dei decenni che abbiamo alle spalle. Mi sarei aspettato uno stop a un metro dal sequestro. A volte ci vuole anche buonsenso. Penso che sia inammissibile imporre la chiusura di una impresa. Chiudere vuol dire condannare a morte una impresa, e con lei un tessuto economico che non e' ricostruibile. Per questo mi aspetto un decreto straordinario dal Consiglio dei ministri di domani, ha concluso Boccia. (ANSA).