09.07.12 - LEGGE ELETTORALE : BOCCIA ( PD ) , IL PORCELLUM VA CANCELLATO , SI' ANCHE ALLE PREFERENZE
09.07.2012
"Ed ecco che, puntuale come un orologio svizzero, il dibattito sulla legge elettorale rientra nel vivo e torna a riempire agenzie di stampa (a corto di dichiarazioni ad effetto) e le pagine (un po spente) dei social network nelle assolate domeniche di luglio. Preferenze sì, preferenze no, un NO unanime (almeno quello!) al porcellum e una gara ad accaparrarsi la paternità di questa o quellaltra proposta di riforma". Così Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni Economiche del Gruppo Pd alla Camera in una nota pubblicata sul blog de l'Unita, La sottile linea rossa. "Molti i proclami che non trovano riscontro, poi, nelle azioni concrete. Molte le voci, troppe forse, e un solo rischio, da scongiurare in qualsiasi modo: quello che finisca tutto in un buco nell'acqua. Cè qualcuno che vuol far saltare tutto? Mi auguro di no, ovviamente. Stando alle ultime esternazioni di autorevoli e stimati rappresentanti anche del mio stesso partito il Pd vuole che i cittadini scelgano gli eletti, ma se qualcuno vuole una legge elettorale con le preferenze sappia che non è disponibile. E ancora, le preferenze furono abolite perché poco trasparenti. Il Pd è per i collegi, magari con un sistema di consultazioni". "Benissimo, pur non condividendole rispetto queste affermazioni ma voglio ricordare che rappresentano il punto di vista di alcuni esponenti del PD (di primissimo piano, ma pur sempre singoli) ma non è la posizione del PD. Il partito si è espresso in assemblea soltanto sul doppio turno di collegio (modello francese), il resto sono proposte. Apriamo un confronto sul tema, allora, senza pregiudizi di sorta o NO a priori. Noi è giusto ripeterlo fino a risultare noiosi, se è necessario, pur di evitare qualsiasi fraintendimento - siamo disposti a tutto, anche alle preferenze (uomo-donna, garantendo la parità di genere), pur di cambiare il porcellum e andare a votare, in primavera, con una legge elettorale degna di tale nome. Anche perché, e di questo siamo in molti ad esserne convinti, la base appoggerebbe tale scelta". "Un solo appunto però: la variabile tempo. Siamo ormai agli sgoccioli della legislatura, aprile non è poi un orizzonte così lontano. Se vogliamo ripeto, se vogliamo possiamo cambiare sistema elettorale in due settimane. Lo dobbiamo ai cittadini, in primis, e lo dobbiamo a questa politica in grave crisi di credibilità".