RASSEGNA STAMPA

21.06.12 - AGENZIE DI RATING, BOCCIA ( PD ) : SERVONO REGOLE, IL GOVERNO SVEGLI L'EUROPA

21.06.2012
(Public Policy) - Roma, 21 giu - Su debiti sovrani e agenzie di rating non possiamo aspettare la burocrazia europea, ci vuole una presa di posizione dell'Italia. Lo ha chiesto in aula alla Camera, di fronte al sottosegretario all'Economia Gianfranco Polillo, Francesco Boccia a nome del Partito democratico. Il coordinatore delle commissioni Economiche del gruppo Pd a Montecitorio ha presentato un'interpellanza chiedendo al Governo "se non ritenga necessario proporre a livello comunitario misure restrittive per gli strumenti derivati di pura speculazione, nonché l'istituzione di un'agenzia europea di rating partecipata dagli Stati membri"; A ciò si aggiunge la necessità di adottare "nell'immediato una regolamentazione interna di disciplina degli strumenti derivati, anche al fine di evitare le gravi conseguenze che si stanno verificando per effetto della precaria stabilità e della scarsa trasparenza dell'operatività del sistema finanziario bancario". LA RISPOSTA DI POLILLO Il sottosegretario ha ricordato in aula come il ministero dell'Economia sia da tempo impegnato in un'attività di supporto agli organi comunitari che lavorano a una modifica del sistema di rating. Tra gli obiettivi prefissati c'é quello di "responsabilizzare gli intermediari", ovvero coloro che si rivolgono alle agenzie, spingendoli a una maggiore specializzazione che possa evitare loro di rivolgersi ad altri soggetti per determinate valutazioni. Polillo ha poi citato il CRA3, ovvero la proposta di regolamento sulle agenzie di rating in discussione a Bruxelles (vicina all'approvazione in "pochi mesi", ha detto il sottosegretario), che contiene misure sia per ridurre l'eccessivo affidamento degli investitori sui giudizi di rating, sia per rendere più stringente la regolamentazione in materia di conflitto di interessi, indipendenza delle agenzie e trasparenza dei giudizi. LA REPLICA DI BOCCIA Boccia ha replicato sostenendo che é meglio che falliscano alcune banche statunitensi ("Perché di questo si tratta") piuttosto che qualche Stato: "Per questo scriveremo (come Pd; ndr) al premier Monti perché sul tema dia una scossa alla macchina burocratica europea: non possiamo aspettare, sono necessarie al più presto regole ferree". Infine, un invito alla Consob (Commissione nazionale per le società e la borsa): "Se ha un senso dia un cenno di vita nei confronti delle agenzie di rating, che in Italia - tra l'altro - hanno anche qualche problema con la giustizia".(Public Policy)

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI