RASSEGNA STAMPA

19.03.12 - PD LAVORA A INTESA, DELEGA E' SOLO PIANO B. FIORONI : CGIL RIFLETTA

20.03.2012
 Roma, 19 mar. (TMNews) - Sull'accordo tra governo e parti sociali é il Pd ad essere maggiormente in prima linea tra i partiti che sostengono la maggioranza. E' noto infatti che per i Democratici non é indifferente l'atteggiamento che assumerà la Cgil e per questo da giorni il segretario Pier Luigi Bersani si spende personalmente ascoltando e parlando con tutti i protagonisti. "La posizione del Pd - spiegano al Nazareno - é che l'accordo si deve trovare, e su un modello di tipo europeo non certo americano. Non esiste però un accordo separato, é finita l'era Sacconi in cui alcuni potevano firmare senza l'approvazione di altri, se qualcuno si sfila, il governo si assume la responsabilità di andare avanti con un provvedimento", ma sapendo che questo creerebbe difficoltà sul piano sociale. In questo senso perciò la proposta lanciata oggi da Francesco Boccia di una legge delega al posto del decreto per varare la riforma del mercato del lavoro viene considerata solo una subordinata, una sorta di piano B nel caso che l'accordo non venga trovato. "Io al governo darei un consiglio - ha detto il il coordinatore economico del Pd -: invece di usare l`accetta e la clava del decreto legge, io userei tanta pazienza perché poi le riforme vengono approvate dal parlamento, io credo che una legge delega farebbe stare più tranquilli tutti. Fretta? Tutti abbiamo fretta". "Se l'accordo c'é non importa qual' é lo strumento legislativo, anzi con il decreto si fa prima - spiegano ancora dal quartier generale Pd - la delega può servire per prendere tempo e consentire ai partiti di discutere". Al Nazareno però si mostrano ottimisti sul grado di coesione dei sindacati e leggono in positivo le affermazioni fatte oggi dal leader della Cisl, Bonanni. Sulla linea di responsabilità indicata dal Capo dello Stato oggi anche Massimo D'Alema ha invitato a "superare astratte contrapposizioni di principio". Ricordando Marco Biagi l'ex premier ha ammesso che "sono nodi complessi, c'é un dibattito difficile anche nella sinistra, secondo me non basta difendere il contratto collettivo per dare diritti ai giovani, il problema é trovare un equilibrio nuovo, per dare una risposta innanzi tutto ai più deboli e ai precari". E Beppe Fioroni avverte: "Mi auguro che la Cgil ci rifletta molto, ma é importante anche che il governo si renda conto che non deve chiedere di più".

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