02.03.12 - GOVERNO: BOCCIA, PREMATURO DIBATTITO BERLUSCONI MA EFFETTO MONTI RESTERA'
02.03.2012
Roma, 2 mar. (Adnkronos) - "Dopo Monti nulla sara' come prima. Nel bene e nel male". Francesco Boccia adotta uno degli slogan piu' gettonati del momento quando gli si chiede di provare ad allungare un po' lo sguardo sul futuro politico del Paese. La discussione, nell'era Monti forse meno urlata ma mai chiusa, si e' accesa improvvisamente dopo la 'puntata' di Silvio Berlusconi sulla grande coalizione. "Quella di Monti e' una esperienza di governo che, sia chiaro, finisce nel 2013. Poi saranno gli italiani a decidere qual e' la proposta riformista migliore -premette l'esponente del Pd all'Adnkronos- Ma il dato oggettivo e' che e' evidente che tutta la politica dovra' fare i conti con gli effetti delle politiche del governo di salvezza nazionale e con i radicalismi di chi contesta il governo Monti. E' inutile essere ipocriti. Dovremo fare i conti con questa valutazione". Secondo Boccia, "da questo punto di vista la provocazione di Berlusconi e' indubbiamente una mossa astuta. Ma resta una mossa tattica". Per l'esponente del Pd, "Berlusconi ha replicato a chi pensava che fosse andato in pensione. Sul piano tattico 'chapeaux'. Ma Berlusconi copre uno spazio che deve essere riempito di verita' politiche". Quindi, e' la naturale conseguenza, "in questo momento quello lanciato da Berlusconi e' un dibattito prematuro". Ma l'analisi di Francesco Boccia, il responsabile economico del Pd a Montecitorio vicino al vice segretario Enrico Letta, e' piu' articolata: "Dopo Monti nulla sara' come prima. Nel bene e nel male. Quella di Monti e' una esperienza di governo che, sia chiaro, finisce nel 2013. Poi saranno gli italiani a decidere qual e' la proposta riformista migliore. Ma il dato oggettivo e' che e' evidente che tutta la politica dovra' fare i conti con gli effetti delle politiche del governo di salvezza nazionale e con i radicalismi di chi contesta il governo Monti. E' inutile essere ipocriti. Dovremo fare i conti con questa valutazione". Molti meno dubbi hanno i partiti di 'opposizione' a Monti, come Idv e Sel: "Ho sentito che Berlusconi avrebbe proposto una 'grande coalizione' ma non ho capito bene a che ora della notte lo abbia detto -ha spiegato Antonio Di Pietro-. Quindi non so giudicarne al momento il suo stato di consapevelezza, perche' una proposta del genere e' contronatura e credo che questo tipo di rapporti siano poco praticabili, anche in politica". E Nichi Vendola non e' distante: "Sono contento che Bersani abbia subito chiuso questo giochino di societa'. Se tutti si mettono insieme, allora la politica diventa una specie di palude in cui affoga anche la moralita' -ha detto il leader di Sel-. La morte della politica e della democrazia prepara il peggio. Nel Paese abbiamo bisogno di recuperare il bello della contesa tra programmi alternativi".