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Visita di Conte a Taranto coraggiosa, altri andavano scortati

09.11.2019

"Ho apprezzato ieri la visita di Conte a Taranto. Altri nei mesi passati, facendo la stessa cosa, sono stati scortati in prefettura dalle forze dell'ordine, coi manifestanti ad un km di distanza. Conte ha avuto coraggio, lo sostengo come uomo e come compagno di partito"

"Tanta gente fino a poco tempo fa faceva finta che l'Ilva non esistesse ma se vivi a Taranto non puoi far finta che non esista. Fino a 3-4 anni fa chi nel mio partito auspicava un processo di decarbonizzazione era confinato e maltrattato. Poi questi si sono iniziati a vergognare. Negli ultimi due anni e' cambiata la sensibilita'  e una parte della politica ha iniziato ad aver coraggio nel parlare di decarbonizzazione",

"La famiglia Riva patteggio' e ammise il reato di disastro ambientale all'Ilva pagando un miliardo e 100 milioni, ma fu nulla rispetto agli utili accumulati in venti anni. Oggi le bonifiche si stanno facendo con i soldi confiscati ai Riva, ma al mio vecchio segretario dissi che avrebbe avuto piu' senso mettere una parte di quei fondi in vista di un numero imprecisato di cause di famiglie per casi di tumori e morti a cui prima o poi si sarebbe dovuto rispondere".

"L'intenzione a Taranto era di "costruire un polo italiano dell'acciaio. Quando fu fatta la gara  c'erano due cordate, Mittal e una italiana. E su questo faccio sempre finta di non sentire Calenda. Nella cordata italiana- ricorda - c'era Cdp, Del Vecchio di Luxottica e Arvedi che indicavano un processo di decarbonizzazione. Poi e' apparso Mittal, accompagnato da Marcegaglia che poi e' evaporata. Fanno la proposta e vincono mentre di la' c'era una propsettiva industriale italiana e un percorso di decarbonizzazione. Nessuno si e' mai piu' scusato con Del Vecchio", conclude.

"Quando si parla di dimensione ecologica bisogna parlare anche di dimensione economica. Se si dice la verita' sulla dimensione ecologica poi bisogna fare i conti anche con quella economica. I silenzi colpevoli di questi anni", tra il 2015 e l'arrivo di Greta, "sono stati condizionati proprio da questa dimensione economica. In piazza sono tutti amici di Greta poi quando la discussione si sposta sulla Plastic tax quegli amici di Greta scompaiono".

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