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La web tax del governo è timorosa, meglio la mia del 2013

22.12.2018

(ANSA) - ROMA, 22 DIC - "In attesa di conoscere i dettagli della web tax presentata dal governo, posso dire che manca di coraggio: non è come quella di mia iniziativa del 2013, poi purtroppo cancellata da Renzi, che era onnicomprensiva, perché' colpiva tutte le multinazionali e imponeva l'utilizzo di partiva IVA italiana, quindi non avrebbe toccato le imprese italiane". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico.

"Il governo Lega-M5S ha ripreso la norma approvata nell'ultima legge di Bilancio, sia il prelievo del 3% sia il gettito previsto per il primo anno. Non vedo novità in questa versione inserita nel maxi-emendamento alla manovra rispetto a una legge già approvata, ma non è operativa perché manca il decreto attuativo del Ministero dell'Economia - continua Boccia -.

Io continuo a pensare che l'unica soluzione sia la mia proposta del 2013, la web tax originaria tanto discussa: l'obbligo di residenza fiscale in Italia per chi fa business nel nostro Paese, così paga le tasse in modo diretto. Questo vale per il commercio e per i servizi, per la pubblicità e l'editoria. Per tutti".

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