NEWS

25.10.11 - IL MESSAGGERO - NELLA POLITICA E' " TEMPO DI ESEMPI ".

26.10.2011
Caro direttore, «Tempo di esempi» nasce dalla volontà di recuperare il meglio delle proposte che vengono fuori dalle iniziative Pd di l'Aquila, Bologna dei giorni scorsi e Napoli e Firenze del prossimo fine settimana. Dividere è molto più facile che unire. Noi vogliamo proseguire un cammino intrapreso da moltissimi deputati, provenienti da diverse aree politico culturali del Pd, sin dalle prime battute di questa sedicesima legislatura: prescindere dalle culture di provenienza e investire sulla proposta legislativa che, partendo dalla centralità della persona, regolasse i mercati secondo un modello redistributivo dì opportunità e risorse che fa del Pd il partito dei riformisti italiani. Il partito che crede nella riformabilità permanente del capitalismo. L'unica strada comune che abbiamo per unire è «dare l'esempio». Dire «questa riforma nella quale crediamo l'abbiamo già fatta. Eccovi la proposta, parliamone, confrontiamoci e votiamola: ai partiti di opposizione presenti in Parlamento (dall`Idv al Terzo polo) a quelli di maggioranza». Andare oltre, dunque, anche per dare spazio ai cosiddetti nativi del Pd ovvero coloro che per la prima volta hanno aderito a un partito e che rischiano altrimenti di essere automaticamente espulsi da una realtà politica cristallizzata e spesso troppo concentrata sul proprio passato e sulla gestione del potere nel presente. In poche parole utilizzare al meglio la leva istituzionale per innovare e dar vita davvero a un luogo idoneo alla contaminazione utilizzando la rete quale sede per il confronto e l`interscambio di idee e progetti. Per questo «Tempo di esempi» è diventato un gruppo permanente che su Facebook raccoglie, discute e presenta proposte. Un partito 3.0 che sì riappropria del naturale legame tra rappresentanti e rappresentati utilizzando anche la dimensione virtuale quale strumento per poter affrontare il confronto persino durante una seduta fiume di una camera parlamentare. Ricucitura orizzontale tra culture e aree politiche di partito e verticale con la parte militante e dirigente territoriale dei Pd. Da questa osmosi sono nati i primi documenti sottoscritti da coloro che poi con una semplificazione giornalistica sono stati definiti prima trentenni, dopo quarantenni, successivamente Tq (Trentenni quarantenni) e probabilmente in futuro i Tqcs (Trenta quaranta cinquanta sessanta...). Quello anagrafico non è lo spartiacque. E invece il superamento della frammentazione interna al Pd e il riconoscersi in un percorso innovativo partecipato. Seguendo questo modus operandi ci siamo occupati di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (Tav Torino Lione e Alta Capacità Bari Napoli), sostenuto la battaglia politica a favore della Tav in Val di Susa di Stefano Esposito e Sergio Chiamparino, la riforma della giustizia presentata da Andrea Orlando, sottoscritto la proposta di legge per l'abolizione dei vitalizi fatta da Enrico Letta, affermato il limite massimo dei mandati parlamentari e oggi per determinare la soppressione dei Cda e l`introduzione di amministratori unici per quelle aziende a totale capitale pubblico che spesso sono oggetto di becere lottizzazioni tra partiti e che per questo smarriscono la loro missione: la corretta gestione dei servizi pubblici locali. Lavoriamo per contribuire ad arricchire la proposta programmatica del Pd e siamo convinti della positività del dibattito apertosi nel partito sul ricambio generazionale, ma crediamo che vada condotto evitando di cadere nella tentazione di emulare i «fratelli e le sorelle maggiori». Più unità fondata su idee per il cambiamento, più cervello collettivo e meno divisioni, spesso alimentate da un nuovo individualismo spicciolo, forse anche più demagogico di quello berlusconiano di questi 15 anni che tutti noi vogliamo metterci alle spalle. Boccia, Dario Ginefra, Andrea Martella, Fausto Recchia, deputati Pd

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI