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Si lavora ad un Dpcm condiviso

29.02.2020

 (ANSA) - BARLETTA, 29 FEB - "I tecnici stanno lavorando a un dpcm condiviso, e' stata una riunione che ha confermato ancora una volta una straordinaria collaborazione fra il governo centrale e le regioni, e' stata una riunione molto costruttiva e penso di poter dire che da lunedi' 17 regioni torneranno, con il rigore del caso e l'attenzione del caso su ogni singolo contagiato, a una vita normale; le altre tre regioni, che vanno aiutate dal resto d'Italia, mi riferisco a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, saranno ancora disciplinate da una impostazione molto rigorosa, in quelle regioni ci sono le aree rosse e in quelle regioni sara' ancora sospesa la scuola, ma non chiusa". Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e l'autonomia, Francesco Boccia, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto della riunione di oggi con la Protezione civile per affrontare l'emergenza Covid 19.

"Finora - ha spiegato Boccia - la scuola era stata chiusa ora sara' sospesa, significa che ci sara' il personale Ata, si attiveranno tutte quelle funzioni che servono alla preparazione alle lezioni che riprenderanno appena possibile".

"Nelle altre 17 regioni si torna a scuola - ha detto - ossia alla vita di tutti i giorni perche' gli uffici sono aperti e le attivita' economiche devono ripartire perche' il nostro e' un paese straordinario e permettetemi di dire che ci sono alcune regioni che stanno lavorando in maniera straordinaria e stanno dando una mano anche alle altre. Faccio i complimenti alle regioni del sud che devo dire con grande attenzione e rigore, stanno facendo un grande lavoro in silenzio molto molto utile e la Puglia e' fra queste".

"In questo momento il nostro pensiero va alle regioni piu' in difficolta', la Lombardia sta mettendo tutti i posti di terapia intensiva a disposizione, e quelle regioni devono sapere che tutto il mezzogiorno e' a disposizione, voglio sottolineare la generosita' dei presidenti delle regioni del sud a disposizione dei presidenti delle regioni del nord e ringraziare tutti i protagonisti per essersi raccordati con il presidente Conte che non smette mai di dedicarsi a questo tema e segue anche le altre cose".

Sull'emergenza da coronavirus - ha concluso - "la reazione non deve essere chiudersi agli altri, per questo abbiamo chiesto alle regioni di ripartire subito perche' le black list stavano aumentando e io penso che sia inammissibile che molte regioni italiane fossero finite in black list internazionali. Non sara' piu' cosi', l'Italia tutta deve uscire da questa condizione e penso che anche quando gli altri paesi vivranno la stessa condizione si renderanno conto che e' inutile fare liste nere di chi entra e di chi esce perche' non servira' a nulla". 

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