RASSEGNA STAMPA

Pensare in queste ore a giochini di palazzo è cannibalismo di Stato

28.02.2020

Intervista rilasciata a Monica Guerzoni pubblicata sul Corriere della Sera

Francesco Boccia, il contraccolpo del coronavirus sull’economia porterà il Paese al voto anticipato? «No - stoppa il "governissimo" il ministro pd degli Affari regionali -. Ipotizzare giochini di palazzo in un momento complesso come questo sarebbe una sorta di cannibalismo di Stato».
Il «cannibale» è Salvini? «C’è qualcuno che invece di pensare agli anziani che hanno preso il virus e sono la parte debole del Paese, ha l’ossessione di cambiare il premier».

Renzi gioca di sponda con Salvini per far cadere Conte? «Non lo so, io Renzi fatico a seguirlo. Mentre parliamo mi dicono che abbia smentito, ma le sue smentite le conosciamo. Per me ha senso concentrarsi sul merito dei problemi e sottolineare che il Pd non fa governi con Salvini».

Il Paese finirà «travolto dal disastro economico», come prevede la Lega? «Uno dei motivi che portava il nostro Paese a non essere credibile in Europa era il leader della Lega, con la sua politica estera antieuropea e lo spread oltre i 30o punti».

Molti pensano che le scelte e la sovraesposizione di Conte in tv abbiano fatto perdere credibilità all’Italia. Non c’è da fare autocritica? «No, Conte è il leader con la fiducia più alta, seguito a ruota da Zingaretti. L’azione del governo è stata tempestiva e ha frenato il contagio. Non voglio minimizzare, ma penso che il ministro Speranza e il presidente Conte abbiano fatto molto bene il loro lavoro. Una eventuale autocritica puoi farla solo dopo e sulla base dei risultati ottenuti».

Il Paese è isolato, gli italiani respinti nel mondo. Non si è drammatizzato troppo? «Guardiamo alla sostanza, non solo alla comunicazione. Conte e il governo a differenza di altri Paesi hanno detto la verità. Questo virus è nuovo, sconosciuto agli scienziati, contagioso. Per fortuna non si muore, ma può essere letale per persone che hanno patologie pregres se».

Non potevate evitare le «fughe» dei governatori? «Nei primi giorni, anche a causa dell’organizzazione dello Stato, ognuno è andato per conto proprio mettendo in fibrillazione il sistema dei servizi pubblici. Aver preso decisioni diverse su territori diversi ha provocato un po’ di panico, per questo ho impugnato l’ordinanza delle Marche».

Il governatore Ceriscioli insiste, ha chiuso di nuovo le scuole, e adesso? «Lo ha fatto per salvare la faccia, ma l’ordinanza dura solo 24 ore. Lunedì anche le Marche torneranno alla normalità. Comportamenti alla John Wayne dei poveri aumentano il caos».

Salvini ha chiesto a Mattarella di «riaprire il Nord». «Mi fa piacere, ma lui era quello che 72 ore fa voleva chiudere Schengen, il che dà il segno del suo equilibrio».

Polemiche a parte? «In sole due settimane il governo ha omogeneizzato le scelte. Già 12 Regioni hanno firmato l’ordinanza unica che consentirà di attivare le stesse procedure e la prossima settimana spero che le Regioni del Nord escano gradualmente dall’emergenza. I focolai sono sotto controllo, il contagio è contenuto. Posso dire che da lunedì l’Italia riparte».

Non volete rinviare il referendum per non riaprire la finestra elettorale? «Abbiamo riaperto chiese, università, uffici. Si stanno riaprendo le scuole e spero si riaprano presto gli stadi. Non capisco perché non si debba celebrare il referendum».

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