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La Brexit è l'inizio della fine del Regno Unito

13.12.2019

"Con la Scozia totalmente europeista"

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - "La netta vittoria di Boris Johnson e della sua idea di societa' e di Europa segna l'inizio della fine del Regno Unito, cosi' come era nato nel 1800. Londra va fuori dall'Europa e, parallelamente, la Scozia diventa un Paese monopartitico con una mappa elettorale totalmente diversa da quella inglese; con la premier Nicola Sturgeon che chiedera' inevitabilmente un nuovo referendum sull'indipendenza. Johnson potra' anche dire di no ma quando questi meccanismi vengono avviati, poi e' impossibile fermarli e, proprio lui, dovrebbe saperlo avendoli vissuti sull'Europa.

L'uscita definitiva del Regno Unito dall'Europa rischia di portare alla disgregazione di un Paese che e' stato in questi ultimi due secoli un modello di democrazia. Quando prevalgono i nazionalismi alla fine perdono tutti. Questo passaggio storico deve far riflettere la sinistra in tutta Europa e la stessa UE perche' e' evidente che la realizzazione della Brexit e' una sconfitta di tutti.

E' mancato il coraggio a Corbyn di chiedere di rafforzare l'impegno comune in Europa e trasformarla in un progetto politico sociale. Ci vuole piu' sinistra e piu' Europa non meno Europa e meno sinistra. Servono nell'UE scelte nette e radicali sul welfare, sull'ambiente e sul lavoro. Oggi piu' che mai ci vuole piu' Europa e piu' impegno sulle politiche sociali con forti politiche di bilancio comuni.

Con l'uscita del Regno Unito dall'Europa nulla sara' piu' come prima e i primi a capirlo dobbiamo essere proprio noi che crediamo nella funzione storica dell'Europa". Cosi' il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, arrivando ad Abano Terme per il Mastery of Surgey in occasione del dibattito sulla multidisciplinarieta' tra chirurghi e oncologi nei diversi territori regionali italiani nel contesto europeo.

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