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Su Autonomia serve una cornice unica, poi il voto in Parlamento

26.09.2019

(ANSA) - ROMA, 26 SET - "Serve una cornice unica nazionale e poi diversi livelli regionali che saranno tutti sottoposti al voto del Parlamento, dopo trattative mi auguro non con ogni singola Regione ma con il tavolo della Conferenza delle Regioni, perche' il tema riguarda tutte le Regioni, per aver un via libera, prima del Parlamento, cui tocchera' l'ultima parola". Lo ha sottolineato il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia al termine della riunione con la Conferenza delle Regioni dedicata ai temi dell'autonomia.

 

"La cornice che proponiamo per l'attuazione dell'autonomia differenziata che questo Governo vuole fare e' molto chiara e solida", ha aggiunto il ministro. "Noi vogliamo che l'articolo 3 della Costituzione si attui ogni giorno e la Repubblica ci aiuti a migliorare le nostre condizioni di vita. Tutti gli ostacoli di natura sociale devono essere rimossi. L'impianto generale che proporremo - ha sottolineato - mette dentro tutte le Regioni italiane, che avranno garanzie sul ritardo di sviluppo e questo serve a tutte le Regioni, anche a quelle del nord, dove ci sono aree interne che hanno bisogno di un maggiore impegno dello Stato. Poi, dentro questa cornice, se condivisa, ci saranno inevitabilmente le intese per le autonomie differenziate Regione per Regione".

"Vorrei che tutte le Regioni - ha aggiunto il ministro - facessero domanda di autonomia differenziata, in una cornice unica nazionale; poi e' giusto far correre ciascuna secondo le esigenze che hanno i territori, ma sempre dentro quella cornice. Vogliamo partire subito, ma questo e' un processo che tocca le fondamenta della Repubblica e che non si puo' completare in un mese. Prima facciamo la cornice nazionale unica, poi partiranno le intese gia' nei prossimi mesi e poi si andra' in Parlamento. Spero che tutte le Regioni facciano domanda per l'autonomia differenziata e che entro la fine della legislatura nel 2023 tutte le Regioni possano dire che hanno interpretato decentamente la Costituzione repubblicana".

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