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Se resta il cottimo il decreto Di Maio sui riders è inutile

05.08.2019

"Se, come denuncia la Riders Union di Bologna, nel decreto sui riders sbandierato da Di Maio non c'è traccia dell'abolizione del cottimo per i lavoratori delle piattaforme digitali, sarà l'ennesima norma inutile fatta da un governo di pasticcioni. La rivoluzione digitale ha stravolto il nostro capitalismo e le ripercussioni si vedono soprattutto sul mondo del lavoro: cottimo, caporalato digitale, precarietà sempre più spinta.

La politica non si può permettere di essere connivente, così come dimostra ogni giorno di più il governo Lega-M5S, con le multinazionali del web. L'ennesimo annuncio di Di Maio su una norma che dovrebbe tutelare i riders, se non abolisce il cottimo si trasformerà nell'ennesima bandierina, utile forse per ripulirsi la coscienza ma che non risolve in alcun modo il problema dei ciclofattorini.

Serve con coraggio mettere le mani sull'insieme dei diritti dei lavoratori al tempo dell'economia e della società digitale". Così Francesco BOCCIA, deputato PD e responsabile economia e società digitale del Partito Democratico.

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