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Sulla scuola disaccordo totale con Zaia. La Lega distrugge la scuola italiana

03.04.2019

"Sulla scuola siamo totalmente in disaccordo con il governatore del Veneto Zaia. È folle pensare di demolire principi e diritti degli italiani che ci hanno consegnato fino ad oggi una scuola di cui dobbiamo essere fieri, nonostante le difficoltà, per assumere scorciatoie finanziarie che portano solo alla disgregazione del sistema. Le assunzioni autonome degli insegnanti da parte delle regioni sono l’inizio della fine.

Le scuole hanno bisogno di più investimenti dello Stato, vanno trasformate tutte da sud a nord con il tempo pieno obbligatorio e aperte sempre per rispondere alle esigenze moderne della società; mentre la Lega risponde con altri muri rompendo l’unità nazionale. Se consentiamo ad ogni regione di fare i propri concorsi nella scuola decretiamo l'inizio della fine della scuola italiana.

Ci sarà l’opposizione di tutti gli italiani che vogliono una scuola pubblica aperta a tutti e con maggiori investimenti. Lo Stato deve garantire a tutti gli italiani gli stessi servizi, cosi come è scritto nella Costituzione rispettando i principi di solidarietà e coesione sociale". Così Francesco Boccia, deputato PD, in diretta a Tagadà su La7.

"Le condizioni poste da Zaia e Fontana - continua Boccia - sono inaccettabili sulla scuola, così come sulla sanità e sulle compartecipazioni ai tributi violando sistematicamente molte norme della stessa Costituzione che dicono di voler applicare. Anziché fare propaganda, aumentino la spesa per la scuola, oggi ferma a un misero 7,9% contro il 9/10 di molti paesi europei. Servono risorse in tutta la scuola italiana non scorciatoie per far incassare qualche euro in più da spendere per altro a qualche governatore leghista a scapito del Paese”.

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