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No ad un congresso lampo. Ora un confronto vero e poi unità

15.11.2018

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - "Dagli errori si dovrebbe imparare invece rischiamo di commetterli sempre uguali. Già nel 2017 per assecondare la fretta spasmodica dell'allora segretario Renzi subimmo tempi da congresso lampo e la discussione fu strozzata. Vedo, come spesso capita nei momenti in cui si deve voltar pagina, il tentativo di rimozione di tutto quello che è successo per evitare che quelle pagine vengano girate definitivamente. Lo dico con grande franchezza e senza giri di parole: Il PD ha bisogno di un congresso vero anche duro nei toni e nelle scelte da fare, senza ipocrisie e fatto in tempi adeguati per ascoltarsi e per farsi ascoltare dagli elettori italiani che ci hanno voltato le spalle. Basta con le corse alla Forrest Gump!

Abbiamo un estremo bisogno di parlarci, di ascoltarci e soprattutto di convincere tanti elettori a iscriversi ancora al Pd. Il confronto si fa perché' ci sono posizioni diverse su questioni dirimenti: dal lavoro, alla regolazione dei mercati in questo capitalismo digitale, dalle politiche sociali fino al modello di Europa. Il centrosinistra figlio dell'Ulivo così com'era nel 2007 quando è nato il Pd, non esiste più e noi abbiamo il bisogno di dirci tante cose su quello che è successo e su come intendiamo ripartire. Poi, intorno a una nuova visione condivisa torneremo uniti". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico, lasciando l'assemblea del gruppo PD a Montecitorio.

"Com'era prevedibile - aggiunge - stanno emergendo tutte le contraddizioni del Governo Lega-M5S e il PD deve farsi trovare pronto per dare al paese un'alternativa valida e credibile, non per dire che si stava meglio in passato. La sindrome dei vedovi dei governi Pd va superata per sempre".

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