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Per la prossima manovra le promesse elettorali sono più grandi di Tria

19.09.2018

(ANSA) - ROMA, 19 SET - "Erano e sono promesse elettorali più grandi di ognuno di noi e quindi più grandi dello stesso ministro Tria. Se non le mantengono torneranno con i piedi sulla terra e saranno criticati dal loro elettorato, se le mantengono dovranno travolgere la resistenza di Tria. Prevedo inevitabili tensioni e, alla fine, una via di mezzo che scontenterà tutti". Così Francesco Boccia, deputato PD, in diretta a Omnibus, su La7.

"Il Def sarà aggiornato a giorni e lì finalmente la maschera verrà giù per tutti. Il 3% nel rapporto deficit/Pil alla fine, ovviamente, non verrà sforato, proveranno ad andare oltre l'1,6% e venderanno alcune misure realizzate come parenti delle due principali promesse elettorali: flat tax e reddito di cittadinanza. Quest'ultimo sarà un Reddito di inclusione, fatto già da Gentiloni, allargato e chiamato in maniera diversa; la flat tax, invece si trasformerà in altro dicendo che iniziano dalle imprese, anche se oggi è già una tassa piatta l'Ires, ma servirà per tenere in vita la propaganda per le europee.

Probabilmente riusciranno a modificare la Fornero con 'quota 100', applicando la proposta di Cesare Damiano presentata nella scorsa legislatura. Il nodo vero - prosegue Boccia - sarà vedere da un lato come queste promesse finanziate solo a debito possano tenere in vita il rapporto con una persona seria come Tria e, dall'altro, se tradite, come verranno percepite dai loro elettorati, esigenti e in attesa delle risposte vere alle promesse della campagna elettorale permanente".

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