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Lo spread sale per i timori degli investitori non per gli eurocrati

16.05.2018

Serve massima serietà dalla politica

“Non sono gli eurocrati a comprare il nostro debito a fine mese ma investitori internazionali, fondi pensione americani, tedeschi e di tanti altri Paesi. Chi investe sull'Italia cerca solo di capire il grado di credibilità di chi si appresta a governare.

Sarebbe consigliabile più prudenza nelle dichiarazioni pubbliche, soprattutto dai leader dei partiti le cui parole possono determinare una maggiore o minore propensione a investire sul nostro Paese, a partire dal debito. Non vorrei che, presi dalla foga di chiudere l'accordo di governo Lega e M5S, minimizzino gli effetti delle loro valutazioni. Ieri sera la notizia folle della richiesta di cancellazione di parte del debito pubblico per 250 miliardi, poi per fortuna smentita e comunque ripudiata, oggi si dice che se i mercati vanno male è colpa degli eurocrati; non vorrei che tra una dichiarazione roboante e l'altra si finisca per spingere i principali fondi internazionali a disinvestire sull'Italia determinando il trasferimento dei costi sul maggior spread che si riverserà sul costo dei mutui delle famiglie e sulle imprese.

In questa fase serve massima serietà e rigore. Con la finanza pubblica è opportuno esser seri e abbandonare i toni da campagna elettorale permanente”. Così Francesco Boccia, capogruppo PD in commissione speciale alla Camera, lasciando Montecitorio.

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