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Attenzione ai tassi d'interesse in rialzo. Basta con promesse elettorali irresponsabili

11.01.2018

Spread a 153 e Btp al 2,048%

“Le facili promesse elettorali che stanno caratterizzando la propaganda delle opposizioni, in particolar modo del M5S e del centrodestra, si schianteranno con la realtà dei fatti. Appare sempre più inevitabile, così come avevamo previsto in sede di approvazione del Def, che la crescita in corso in Europa superiore al 2% e l’aumento progressivo dell’inflazione, sempre più vicina al target del 2%, porterà inevitabilmente la Bce, come si può dedurre dalle minute, a dover intervenire, seppur leggermente, sui tassi di interesse.

Oggi chiudiamo con lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani a 153 punti e con un rendimento al 2,048. Non va assolutamente sottovalutato il contesto generale in cui si muove la finanza pubblica alla vigilia di una fase di possibili rialzi dei tassi.

L'intervento della Bce, fondamentale in questi ultimi cinque anni, si riduce come da programma progressivamente a 30 miliardi al mese fino a ottobre e sta emergendo sempre più un gap fra le condizioni economiche favorevoli e una posizione di politica monetaria che rimane in modalità da crisi. In questa condizione, fare una campagna elettorale promettendo cose folli come l'uscita dall'euro o la cancellazione della riforma previdenziale dà il senso della scarsa credibilità di alcune forze politiche". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, lasciando Montecitorio.

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