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Sulla web tax l'Upb ha scoperto l'acqua calda

29.12.2017
(ANSA) - ROMA, 29 DIC - "Avevamo gia' chiarito nell'ampio dibattito in commissione che e' agli atti, che la webtax significa, esclusivamente, stabile organizzazione e i risultati ottenuti in questi cinque anni ne sono un'ampia dimostrazione. Le aziende italiane non pagheranno un solo centesimo nel 2018 mentre le Over the Top, cosi' come nel 2017, se non dichiareranno la loro residenza fiscale in Italia e se non pagheranno le imposte nel paese in cui fanno business, pagheranno senza se e senza ma le imposte". Cosi' Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera. "Francamente la semplificazione - sostiene Boccia - che ha portato l'Upb a sottolineare che pagano le imprese italiane dal 2019 senza prendere in considerazione il vincolo di destinazione del gettito al fondo per la riduzione fiscale la trovo affrettata e fuori luogo. E lo dico da principale difensore delle valutazioni dell'Upb come e' noto da anni. Agli atti dei resoconti Parlamentari c'e' tutto. Come ho piu' volte ribadito, per me la web tax e' la stabile organizzazione, mentre l'imposta sulle transazioni chiesta inizialmente al Senato per il 6% e ridotta al 3 alla Camera con i vincoli noti a partire dal 2019 e' subordinata alle scelte che saranno fatte in primavera in Europa e annunciate nel consiglio Ecofin dello scorso 5 dicembre. Se l'Europa sara' conseguente diventera' superflua anche l'imposta sulle transazioni del 3 perche' tutte le Over the Top pagheranno le imposte nei Paesi in cui fanno business. Esattamente la posizione che il Parlamento Italiano ha rivendicato dal 2013 e diventata oggi posizione quasi unanime in Europa".

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