NEWS

La decontribuzione per le assunzioni deve essere strutturale

29.09.2017

"Sulla decontribuzione l'ho sempre pensata nello stesso modo, dall'inizio della legislatura. La riduzione del cuneo fiscale era il nostro principale obiettivo a inizio legislatura mentre eravamo ancora in piena recessione e andava perseguito come priorità assoluta fino alla fine. Nel 2015 aveva funzionato molto bene con il governo Renzi la riduzione delle imposte per i nuovi assunti per 8.060 euro l'anno a lavoratore; quella misura è stata una spinta importante. Ma era necessario farla diventare la nostra ossessione, la nostra priorità per sempre.

Invece, abbiamo messo le imprese e gli stessi consulenti del lavoro di fronte a diverse scelte in relazione agli anni. I neo assunti 2015 hanno ottenuto la decontribuzione piena anche per il 2016 e 2017; i neo assunti 2016 hanno ottenuto una decontribuzione ridotta a 3.260 euro circa, ma solo per il 2016 e il 2017 e da quest'anno la decontribuzione ridotta la si ottiene solo per il mezzogiorno. Questa schizofrenia non ha aiutato. Serve chiarezza, io mi batto per quella da sempre e insisto nel dire che il Paese e le imprese hanno bisogno della decontribuzione del 2015 per sempre.

Poi gestiremo gli effetti sul lavoro di una scelta così radicale, ma intanto diamo una spinta senza precedenti alla nuova occupazione, alle imprese e agli stessi salari netti che aumenterebbero". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, dal palco del Festival del lavoro in corso a Torino nel dibattito con i Consulenti del lavoro, il Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, moderati dal vice direttore del Giornale, Nicola Porro.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI