NEWS

Da Tallinn spero arrivi parità di regole tra vita online e vita offline

15.09.2017

Trattamenti fiscali diversi per il digitale sarebbero inizio della fine.

"Al tempo del digitale è inaccettabile che ci sia ancora qualcuno che difende il concetto di non stabile organizzazione dei giganti del web. Arrivati a questo punto della storia del capitalismo, chi lo fa difende interessi indifendibili. In Italia dai nostri calcoli la base imponibile erosa supera i 30 miliardi e al momento chi paga lo fa volontariamente o perché glielo impone la giustizia italiana. In Europa supera i 200 miliardi. E sono numeri che aumentano ogni giorno di più.

Se il problema sono le direttive vigenti, i trattati europei o gli accordi tra singoli Stati, si cambiano. Non nascondiamoci dietro i trattati. Qui il nodo è un altro: le regole della vita online non possono essere diverse da quelle della vita offline.

Mi auguro che dall'Ecofin di Tallinn possa arrivare una decisione condivisa che non rinvii il problema come fatto sistematicamente fino ad ora. Le ipotesi in campo sono tante, da quella indiana che rischia di creare due mercati diversi, alla tassa sul fatturato che però rischia di essere un pericoloso precedente. A mio avviso la tassazione indiretta delle multinazionali del web alla base del lavoro dell'ocse rimane la strada maestra che è la stessa della cosiddetta webtax varata dal Parlamento italiano nel 2013 e poi bloccata". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Radio Anch'io, su Radio Uno.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI