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Votare a ottobre è da incoscienti

12.06.2017

Votare con bilancio aperto mette a rischio il Paese

"Se qualcuno pensa che il voto anticipato possa essere la soluzione a tutti i problemi del Paese allora andiamo al voto subito, certificando la fine della maggioranza che sostiene il governo Gentiloni, oppure facciamo fino in fondo il nostro dovere, approviamo una legge elettorale che duri per i prossimi cinquant'anni anni, coerente e non schizofrenica, e si vada al voto a scadenza naturale.

Il voto a ottobre è da incoscienti, siamo un Paese con un debito pubblico molto alto, di cui una parte rilevante in mano a investitori internazionali che, se capiscono il caos che si può generare, inizieranno a disinvestire dal nostro Paese; e lo faranno non per speculare ma per difendersi dalla nostra incoscienza. Stiamo parlando di tre mesi di differenza rispetto alla scadenza naturale ma in mezzo c'è la responsabilità di un Bilancio triennale da approvare per mettere in sicurezza il Paese e le famiglie italiane. Rischiamo di riportare, per l'incoscienza delle forze politiche del 'purché si voti' il Paese nella stessa condizione finanziaria del 2011.

Stiamo parlando di tre mesi di differenza ma in mezzo c'è un bilancio da approvare; ed è nostro dovere farlo". Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo all'assemblea di Fronte Democratico di Roma e del Lazio, insieme a Michele Emiliano e i deputati di Fronte Dem.

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