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La decarbonizzazione non sia tabù nel lungo termine. Il profitto non può essere unico obiettivo

18.01.2017

“Se il profitto diventa il timone con cui regoliamo le nostre politiche industriali allora non possiamo nasconderci ex post dietro lacrime di coccodrillo. È proprio il caso del carbone, è evidente che il modello produttivo di questi ultimi vent’anni aveva costi minori, ma quelli sociali sono stati insostenibili. In Italia ci sono altre esperienze positive di aziende che, anche sfruttando nuove tecnologie, hanno riconvertito il ciclo produttivo riuscendo ad inquinare meno.

Sarebbe il caso di prendere un po’ più di tempo per tutte le valutazioni del caso, dal momento che c’è la disponibilità anche del governo a collaborare con gli stessi commissari dell’Ilva per portare avanti un graduale percorso di riduzione dell’inquinamento dentro le soglie consentite dalla legge, fino a valutare senza tabù nel tempo, la graduale decarbonizzazione”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, intervenendo nel corso dell’audizione al Decreto Mezzogiorno di Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia.

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