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Davanti all'emergenza terremoto non c’e’ ‘zero virgola’ che tenga. Serve unità massima

27.10.2016

“L’Italia ha il dovere di spendere le risorse messe a disposizione per il sisma per investire in sicurezza e prevenzione. In questo momento abbiamo il dovere di essere vicini alla Protezione Civile, per l’ennesimo straordinario lavoro che stanno portando avanti nelle zone colpite dal terremoto, e al premier Renzi; davanti ad eventi come il terremoto non c’è ‘zero virgola’ che tenga.

La spina dorsale del nostro Paese è a rischio sismico, l’unica strada percorribile da seguire nei progetti di ricostruzione è quella giapponese, con case molto elastiche in grado di affrontare un terremoto, mentre più complessa risulta essere la messa in sicurezza degli edifici dal momento che parte del nostro patrimonio immobiliare è storico; molti di noi vivono in case costruite tra la fine del secolo scorso e gli anni ottanta, di cui lo Stato, purtroppo, non sa se sono sicure o meno. Serve una certificazione di vulnerabilità sismica”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in un’intervista a Radio Radicale.

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