NEWS

“TFR da correggere”, sulla rete ironia di Boccia sui consulenti: “Si vede la loro mano”

17.10.2014

“Il Tfr in busta paga? Una norma scritta con i piedi. Nelle bozze della legge di stabilità che circolano in queste ore non si fa nessuna distinzione tra pubblico e privato e tra azienda sopra o sotto i 50 dipendenti non si valuta l’impatto dei flussi finanziari nella gestione corrente; e la tassazione non può essere ordianaria ma a gestione separata. È evidente che se verrà tutto confermato alla Camera dovranno esserci modifiche importanti, finalizzate esclusivamente ad aiutare lavoratori e imprese”. Così Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Camera, a Coffee Break su La7. “Il detto sui consulenti? Vecchia battuta dei tempi della Bocconi” e fa riferimento al “chi sa fare fa, chi non sa fare insegna e chi non sa insegnare fa il consulente. Ecco, non vorrei che la norma sull’anticipo del Tfr, scritta in quella maniera lì, fosse il frutto del lavoro di qualche consulente frettoloso”. E a chi si riferiva Francesco Boccia con questa battuta è presto detto. Su Twitter, infatti, risponde ad un follower: “Mi riferivo, lo dico con affetto, a Yoram Gutgeld e all’esercito di consulenti di Chigi #TFRcambiaverso”.

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO



LEGGI ALTRI ARTICOLI