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L. stabilità, TFR e previdenza complementare da riscrivere

16.10.2014

“La norma sul Tfr, che ha una finalità nobile e comprensibile, è scritta con i piedi. La distinzione tra pubblico e privato rischia di arenare la norma sui criteri più elementari di costituzionalità e, se si vogliono aiutare i lavoratori, l’aggravio fiscale con la tassazione ordinaria prevista è fuori da ogni logica. È evidente che anche l’anticipo del Tfr va portato a tassazione separata. Per non parlare della mancata valutazione d’impatto dei flussi finanziari connessi alla gestione della previdenza complementare, sulla quale c’è l’aggravante di un ulteriore aumento della tassazione che rischia di creare problemi di equilibrio all’intero impianto. È evidente che se le indiscrezioni che circolano in queste ore dovessero essere confermate, per far sì che l’obiettivo del TFR in busta paga si concretizzi, quando la manovra sarà trasmessa alle camere, sarà necessario riscrivere integralmente la norma”. Così Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, conversando con i cronisti all’uscita da Montecitorio.

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