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Bizzarro se governo sposta pareggio bilancio a 2017 e chiede ai comuni di anticiparlo a 2015

06.10.2014

Per le riforme tributarie fermo biologico di almeno 10 anni
“Riforme tributi locali? Basta così. Ora necessario fermo biologico per 10 anni”. E ancora: “Qualcosa non torna... il governo sposta il pareggio di bilancio da 2016 al 2017 e chiede ai Comuni l'anticipo al 2015?”. Lo scrive su Twitter Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, riprendendo il suo intervento alla Camera dei deputati durante l'incontro tra sindaci e Parlamento.
“La riforma più importante che possiamo mettere in campo per le amministrazioni pubbliche – aggiunge Boccia – è un fermo biologico di tutte le riforme tributarie per almeno i prossimi dieci anni. È un impegno che, insieme ad Anci, oggi possiamo e dobbiamo prendere”.

“Oggi – continua il presidente della commissione Bilancio - abbiamo due leve su tre bloccate rispetto alle competenze nazionali: da un lato la politica monetaria, di competenza della Bce, e dall'altro le politiche fiscali condizionate dai vincoli del patto di stabilita. Dobbiamo renderci conto che il patto di Stabilità così com’è non funziona più, il suo superamento è dovuto dalla storia”.

“C’è un altro punto debole serio da affrontare – conclude Boccia – come può il governo, che ha spostato il  pareggio di bilancio dal 2016 al 2017, chiedere ai Comuni di anticiparlo dal 2016 al 2015? La legge di stabilità che ci apprestiamo a scrivere non sarà del governo ma del Paese. Mi auguro che dai sindaci d’Italia arrivi un contributo per superare il patto di stabilità e per superare i meccanismi che hanno caratterizzato il funzionamento delle entrate tributarie ed extra tributarie con il pieno rispetto del principio di autonomia finanziaria”.

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