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Da Juncker segnale debole, per crescita occorrono investimenti, riforme e revisione del Patto Stabilità

15.07.2014

ROMA, 15 LUG - "Certamente ci saranno prossime occasioni per definire il programma di rilancio economico dell'Unione: il segnale di partenza del neopresidente della Commissione non ci e' piaciuto, e' molto debole". Cosi' il presidente della commissione Bilancio di Montecitorio Francesco Boccia per il quale "Jean-Claude Juncker nel suo discorso al Parlamento europeo ha parlato di un piano per mobilitare 100 miliardi di investimenti l'anno per 3 anni. E' evidente che cosi' non si stimolano crescita e occupazione". "Abbiamo sostenuto la sua candidatura - sostiene Boccia - perche' contiamo su una svolta per l'Europa. Non e' piu' tempo di mediazioni o finzioni: occorrono politiche vere di investimenti, riforme e una profonda revisione del Patto di Stabilita', per creare le basi solide dell'unione economica, fiscale, bancaria e per l'introduzione degli eurobond. Per realizzare questi obiettivi, che sono nell'idea di Europa del Partito democratico, occorrono programmi coraggiosi, da realizzare nel prossimo quinquennio. Con soli 100 miliardi l'anno per tre anni non si fa la rivoluzione economica per la crescita che i cittadini europei si aspettano dall'Europa. Per questo riteniamo quello di Juncker solo un primo piccolo passo". (Ansa).

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