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Semestre Ue dia risposte su fisco e OTT

27.06.2014

Lunedì convegno alla Camera su ‘Economia digitale e industria culturale’ con Confalonieri, De Benedetti, Paoli, Zappia e Minoli

Roma, 27 giu. - "In questi mesi la tassazione dell`economia digitale e la necessità di creare un sistema fiscale più equo sono entrati nel dibattito culturale e politico del nostro Paese. Ma nessuno, oggi, vuole riproporre quella che, strumentalmente, è stata definita webtax". Lo dichiara Francesco Boccia (Pd), presidente della commissione Bilancio della Camera. "Il discorso avviato nei mesi scorsi - prosegue - riguarda le tasse che non pagano le multinazionali del web. Oggi, alle porte del semestre di presidenza italiana dell`Unione europea siamo giunti ad un punto di svolta. O entro l`anno l`Europa riuscirà a dare delle risposte concrete sulla fiscalità digitale oppure ogni Paese sarà costretto a fare da sé, come purtroppo sta accadendo in Francia, Germania e Regno Unito. Non è più il tempo dei rinvii. Anche sull`economia digitale è arrivato il momento delle scelte". "Lunedì - spiega Boccia - nel corso del convegno `Economia digitale e industria culturale`, organizzato alla Camera, tireremo le somme del lavoro fatto fin qui in Parlamento, anche alla luce delle iniziative prese dagli altri Paesi europei. Dobbiamo fornire al governo basi solide e concrete da cui ripartire per poter giungere, nel semestre italiano, a definire delle regole chiare su quei comparti la cui catena del valore è stata completamente stravolta dall`economia digitale in regime di monopolio o di pochi ed evidenti oligopoli tra multinazionali del web. Lunedì sarà l`occasione per confrontarci con esperti in materia e con i principali protagonisti: Fedele Confalonieri, Carlo De Benedetti, Gino Paoli e Andrea Zappia, moderati da Giovanni Minoli, risponderanno all`inquadramento scientifico del prof.Antonio Uricchio, ordinario di diritto tributario e rettore dell`Università di Bari, in rappresentanza di quelle realtà che, ogni giorno, devono fare i conti con l`elusione delle grandi multinazionali del web che, a differenza loro, a fronte dei profitti milionari non versano allo Stato alcuna tassa, se non le briciole. Una situazione del genere non è più tollerabile, nel semestre Ue si deve trovare una soluzione che garantisca equità fiscale e concorrenza leale anche nel mercato digitale".(TMNews)

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