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29.04.14 Elusione fiscale multinazionali web non più sostenibile

29.04.2014

Il  5 giugno alla Camera confronto sull`equità fiscale

"Se due editori di estrazione così diversa come Fedele Confalonieri e Carlo De Benedetti esprimono gli stessi giudizi ed effettuano le medesime valutazioni sul rapporto tra economia digitale e ruolo delle multinazionali del web ed equità fiscale, significa che il dibattito politico e culturale avviato da tempo nel nostro Paese e in Parlamento intercettava un malessere oggettivo che tocca migliaia di piccoli operatori che hanno meno voce". Lo dichiara in una nota Francesco Boccia, parlamentare del Pd e presidente della commissione Bilancio della Camera.

"Per non parlare - aggiunge - delle decine di migliaia di artisti, talenti e imprenditori di servizi immateriali che vengono penalizzati quotidianamente dell`evidente cartello delle multinazionali del web che continuano a pilotare il mercato, sfruttandone a costi nulli i contenuti prodotti da altri, eludendo il fisco senza investire risorse reali".

Boccia, che è il primo firmatario della proposta di legge sulla tassazione delle multinazionali del web, ricorda che "grazie al dibattito parlamentare e al lavoro del servizio studi della Camera è emerso che il mercato potenziale oggi superiore ai 20miliardi di euro di fatturato su cui si concentra l`elusione fiscale è diventato una emergenza nazionale così come dimostrano i dibattiti e le pesanti sanzioni economiche comminate in Francia e in Germania".

"Per questa ragione, pur avendo intercettato per il 2014 grazie alla battaglia parzialmente vinta in Parlamento con il ruling, 137milioni di euro a fronte dei soli 6 pagati dalla multinazionali del web in Italia nel 2013, il prossimo 5 giugno - riferisce - si terrà alla Camera dei deputati un confronto pubblico organizzato dalla commissione Bilancio sull`equità fiscale. A questo confronto culturale parteciperanno i principali protagonisti di tutti i settori coinvolti nell`economia digitale. Il mio augurio è che possano accettare l`invito anche i vertici delle OTT (over the top)". 

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