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13.08.12 - MA COSI' ASSOMIGLIA TROPPO A TREMONTI ( da Repubblica del 13.08.2012 )

13.08.2012
ROMA - Nelle parole del Ministro Grilli la questione di una grande redistribuzione del reddito e delle risorse proprio non c'é. Peccato che, per noi del Pd , é proprio quello il cuore , il problema vero che abbiamo di fronte.
Insomma, onorevole Boccia, voi non la pensate come il ministro dell' Economia che ha detto di no alla patrimoniale.
Per Grilli basta tenere sotto controllo il deficit, vendendo il patrimonio pubblico pe abbattere il debito e d'incanto si realizza il miracolo. Un colpo di bacchetta magica e tutto si aggiusta. La crescita riparte . Ma non é così. Lo hanno dimostrato purtroppo le terribili recenti ferite.
QUALI ?
Le macerie lasciate da Tremonti, con la cui linea di politica economica Grilli appare in continuità. Prendiamo l'adeguamente della tassazione delle rendite finanziarie al 20 per cento . L'ex  ministro ci disse di no per tre anni. Alla fine ha ceduto. Ma così abbiamo perso molte entrate che potevano servire a far calere la pressione fiscale sul costo del lavoro. Ecco., non vorremmo sentirci dire anche stavolta , ma solo dopo, che avevamo ragione. Però su questi temi il premier ha le idee chiare. Noi oggi abbiamo bisogno di più di Monti e meno Tremonti.
Il premier non é sulla stessa lungheza di Grilli sul tema patrimoniale ?
Ha dimostrato di essere più attento e sensibile alla società, basta vedere il salva- Italia o le posizioni portate a Bruxelles nel Consiglio del 28 giugno , aperte appunto all'evoluzione sociale dell' Europa . La forza per aprire quel grande processo di cui parlo ce l'ha solo Monti.
I tempi però sono strettissimi, tra un pò riparte la campagna elettorale.
Fra settembre e novembre si decide tutto. Dipendesse solo da noi del Pd , giocheremmo tutto sulla carte di una vera, forte redistribuzione economica.
Però nel vostro partito c'é chi, come Fassina , pensa di arrivarci puntando su un aumento del debito.
Non si fa sviluppo con nuovi debiti, ipotecando il futuro anche dei notri nipoti. Keynes é una stagione chiusa, il residuo di una sinistra superata.
Ma boccia Grilli in toto ?
Nient'affatto. Ho molto apprezzato il suo impegno a non vendere le imprese pubbliche strategiche, citando Terna, Eni,Enel. Adesso mi aspetto che sia conseguente, e sospenda le trattative per la vendita di Ansaldo Energia ai tedeschi della Siemens. I numeri però continuano a non tornare : il ministro indica 400 miliardi di dismissioni possibili ma le stime ufficiali parlano solo di 50 miliardi.
E' tornato a parlare di taglio delle tasse.
Però non dice come. Noi la ricetta l'abbiamo , togliere dai settori che non hanno bisogno di risorse. Per arrivare ad un abbassamento dell'Irap e delle imposte sui salari. E, in questo contesto, lanciare anche un'imposta straordinaria sui grandi patrimoni mobiliari e immobiliari.

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