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04.05.12 - LE BANCHE PAGHINO LE IMPRESE CON BOT IN GARANZIA ( da la Repubblica del 04.05.2012 )

04.05.2012
La regia nelle mani degli sceriffi ella Ragioneria generale dello Stato Un meccanismo giuridico in grado di tutelare le imprese e le banche. Garanzia di ultima istanza on Bot che, in caso di ulteriori ritardi nei pagamenti parte di Stato, Asl Comuni, consentiranno di chiudere la partita con gli istituti di credito. Sono questi i capisaldi della proposta firmata dal Pd, per sbloccare il tavolo Passera, e sulla quale ci potrebbe essere la convergenza della ragioneria generale dello Stato e l?attenzione del tesoro. La proposta va oltre quella del ministero per lo sviluppo economico che prevedeva la creazione di un fondo di garanzia per le imprese a fronte dei finanziamenti delle banche erogati sui crediti in ritardo. La questione da risolvere con urgenza è quella dei 60 miliardi di debiti di Stato ( 15 miliardi ) e di enti locali e aziende sanitarie ( circa 45 miliardi ) nei confronti dei propri fornitori. Il ritardo cumulato dalla pubblica amministrazione nei pagamenti è enorme si va da tre mesi a circa due anni. Un record europeo dove la media dei pagamenti della pubblica amministrazione è 65 giorni contro i 180 dell? Italia. La proposta, un emendamento di tre comuni che potrebbe essere agganciato ad uno dei provvedimenti in Parlamento , prevede che tutti i crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione vengano certificati entro un mese. Se la certificazione non arriverà, entro 15 giorni scatterà il commissariamento ad acta , cioè circoscritto alla specifica questione, da parte della ragioneria che provvederà autonomamente a certificare i crediti con requisiti di regolarità. Si tratterà solo del primo passo. Il credito vantato dalle imprese nei confronti dello stato, una volta certificato potrà essere portato in banca e scontato, cioè reso liquido. Una operazione che poteva essere fatta anche nell?attuale quadro normativo ma con alcuni ostacoli. Il più importante è costituito dal fatto che fino ad oggi la formula giuridico ?commerciale con cui il credito poteva essere scontato era del cosiddetto pro soluto : nel gergo dei commercialisti e degli avvocati significa che l?impresa creditrice incassa i soldi e si lava le mani della solvenza del credito che diventa una questione tra banche e Stato. Troppo poco sicura per le banche che hanno rinunciato ad imboccare questa strada riponendo di fatto , poca fiducia nella garanzia e nei tempi di pagamento dello Stato, una volta scontato il credito e finanziata l?azienda. La nuova soluzione si affiderebbe ad un?altra formula del glossario giuridico ? commerciale : il pro solvendo . In questo caso la banca sconta e almeno per dodici mesi, anche l?azienda ( oltre lo Stato ) resta responsabile del credito ceduto. I dodici mesi di corresponsabilità tra Stato e aziende darebbero, almeno in una prima fase , maggiori garanzie alle banche e le spronerebbero a elargire i finanziamenti. Se tuttavia , dopo dodici mesi, lo Stato i comuni e le Asl non apriranno il portafoglio, l?emendamento prevede una mossa risolutiva e finale. Il debito torna tutto in campo alle pubbliche amministrazioni e il Tesoro pagherà le banche in Bot. Attenzione non lo farà contraendo nuovo debito e facendo nuove emissioni , ma comprando Bot già collocati sul secondario e pagando con questi le banche. In pratica il debito dello Stato non aumenta ma cambia creditore . passa dalle aziende ai sottoscrittori di Bot. Con l?effetto secondario che le risorse destinate a pagare i crediti dello Stato on vengono raccolte con aste esposte alle sottoscrizioni dei mercati internazionali ma restano in casa. Una formula che aiuta Passera a trovare soluzioni per la crescita, ha dichiarato Francesco Boccia ( Pd ) che ha coordinato l?emendamento. ( da la Repubblica del 04.05.2012 )

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